Un boss in salotto
Un boss in salotto è un film del 2014 scritto e diretto da Luca Miniero, con protagonisti Paola Cortellesi, Rocco Papaleo e Luca Argentero.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]«Si dice sempre che Napoli deve cambiare, ma perché non cambiate anche Mantova, Rovigo, Aosta?»
Cristina D'Avola, suo marito Michele Coso e i loro due figli, Vittorio e Fortuna, vivono felici a Bolzano in un bel quartiere residenziale. Ma una notizia inaspettata sconvolge presto la loro routine. La polizia, infatti, convoca Cristina in caserma e qui la donna scopre che suo fratello Ciro è stato arrestato con l'accusa di essere un boss della Camorra. Ma non è tutto. La polizia afferma anche che Ciro, come da lui stesso richiesto, debba trascorrere gli arresti domiciliari a casa di Cristina.
All'arrivo di Ciro si stupiscono tutti in quanto Cristina aveva detto a marito e figli che era morto e rimangono sconvolti quando lui conferma di essere un boss. Ciro scopre, però, che la vita dei Coso non è così felice: Michele è in debito con un usuraio per dare a Cristina un tenore di vita che il suo stipendio da grafico pubblicitario non può permettersi, mentre Cristina è frustrata perché non riesce a entrare nell'élite della città. Vittorio invece ha un pessimo rendimento scolastico, è tormentato dai bulli e preso di mira dal preside della prestigiosa scuola privata che lui e Fortuna frequentano. Come se non bastasse, Vittorio riceve dal preside una sospensione ingiusta dopo che questi si è difeso da un bullo, mentre al bullo non viene fatto nulla solo perché figlio di Carlo Manetti, l'imprenditore più importante della città e capo di Michele.
Una volta a conoscenza della situazione, Ciro, che tiene davvero ai suoi familiari, esorta Michele a dire alla moglie dell'usuraio e tenta di spaventare il preside di Vittorio, tagliandogli le ruote dell'auto. Per sbaglio però, taglia le ruote dell'auto di Michele che si spaventa e decide di non dire nulla a Cristina. Una mattina Vittorio dà un pugno al figlio dei Manetti. Per scusarsi del comportamento di Vittorio nei confronti del figlio dei Manetti, Michele e Cristina invitano a cena Carlo Manetti e sua moglie Doriana, ma la cena si rivela un vero disastro per colpa di Ciro che, su richiesta di sua sorella, si finge maggiordomo e inizia a servire gli ospiti in maniera intenzionalmente maldestra. I Manetti finiscono così per alzarsi e andarsene arrabbiati, promettendo ripercussioni ai Coso.
Dopo qualche settimana dalla permanenza di Ciro, i telegiornali parlano della famiglia Coso, mostrandoli tutti insieme e dicendo che Ciro è un pericoloso boss mafioso. Da quel giorno tutti, compresi i Manetti, iniziano a temerli, ma anche a rispettarli. Infatti, Michele riceve una promozione, Vittorio diventa popolare a scuola e Cristina riesce a entrare nell'élite della città. Quando tutto sembra finalmente andare per il meglio, Cristina scopre in televisione che Ciro non è altri che un piccolo fuorilegge di basso rango, che vive di espedienti. Tutti tornano quindi a disprezzare e maltrattare i Coso più di prima, ma i due fratelli fanno pace e Cristina finalmente accetta le sue origini napoletane facendosi chiamare col suo vero nome, Carmela Cimmaruta.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Per questo film viene proposta la diretta streaming delle riprese, il 30 maggio 2013, senza l'utilizzo di filtri né effetti, cosa finora inedita per una produzione cinematografica italiana.[1] Buona parte del film è stata girata in Alto Adige, in particolare a Bolzano, Merano, Appiano, Bressanone e a San Candido.[2][3]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il primo trailer del film viene diffuso il 22 novembre 2013 dal canale YouTube della Warner Bros.[4] Il film esce nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 1º gennaio 2014.[5]
Incassi
[modifica | modifica wikitesto]Il film ottiene un ottimo riscontro dal pubblico, guadagnando 3942693 € solo nel primo weekend,[6] e complessivamente 12165653 €.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fabio Fusco, Un boss in salotto: in streaming sul set del film, su movieplayer.it, Movieplayer.it, 31 maggio 2013. URL consultato il 26 novembre 2013.
- ^ Davide Pasquali, Un boss in salotto, tutto bolzanino, su altoadige.gelocal.it, 4 gennaio 2014. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
- ^ 'Un boss in salotto', la protagonista è Bolzano, su video.gelocal.it, 3 gennaio 2014. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
- ^ Trailer, su youtube.com, Warner Bros.. URL consultato il 26 novembre 2013. Ospitato su You Tube.
- ^ Film uscita 1 gennaio 2014, su mymovies.it, 1º gennaio 2014. URL consultato il 28 settembre 2015.
- ^ Classifica Top20 Italia del week-end del 03/01/2014, su mymovies.it. URL consultato il 28 settembre 2015.
- ^ Classifica Top20 Italia del week-end del 31/01/2014, su mymovies.it. URL consultato il 28 settembre 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Un boss in salotto, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Un boss in salotto, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Un boss in salotto, su Badtaste.
- (EN) Un boss in salotto, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Un boss in salotto, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Un boss in salotto, su FilmAffinity.
- (EN) Un boss in salotto, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Un boss in salotto, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.